Pescara-Juve Stabia, lo schema da calcio di inizio di Zeman subito in gol (VIDEO)

Nel rocambolesco 2-2 di Pescara-Juve Stabia, lo schema da calcio di inizio di Zeman, eseguito dal Napoli di Spalletti, va subito a segno

il video dello schema da calcio di inizio di Zeman che ha portato il secondo gol del Pescara

Partita nel segno di Zeman, Pescara-Juve Stabia. La squadra del Boemo gioca una partita da goleada, solo la fortuna salva le vespe di Pochesci che ammette – <<È un 2-2 che va stretto al Pescara>> – non solo per gli errori sotto porta del tridente biancoazzurro, ma anche per il gol incomprensibilmente annullato dall’arbitro. Una partita che poteva avere un altro epilogo per gli uomini di Zeman, ma nonostante tutto e per il poco tempo avuto dal tecnico di Praga, si sono visti tante idee zemaniane, addirittura gol da calcio di inizio con lo storico schema 0-8-2 eseguito anche dal Napoli di Spalletti. Infatti Zeman ammette – <<Per quello sono contento, lo provo da vent’anni e ho fatto pochi gol!>> – accennando un sorriso che non cancella l’amarezza per il risultato beffardo.

Le parole di Zeman dopo Pescara-Juve Stabia

SALVIO IMPARATO

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Zeman: “Il mio schema da calcio di inizio fatto dal Napoli di Spalletti? Serve anche per impaurire!” (VIDEO)

Dopo la conferenza di presentazione a Pescara, abbiamo chiesto a Zeman del suo schema da calcio di inizio fatto dal Napoli di Spalletti.

Ha fatto il giro del mondo la foto del lo schema da calcio di inizio, fatto dal Napoli di Spalletti, che è praticamente il suo. Ci racconta come e quando nasce?

Zeman e il suo schema da calcio di inizio eseguito dal Napoli di Spalletti

“Lo hanno fatto in tanti, poi bisogna vedere se sanno perché lo fanno. È difficile spiegare, ma comunque ho sempre visto che durante il calcio di inizio i giocatori delle due squadre sono giù ad allacciarsi le scarpe o a guardare i parenti in tribuna e quindi bisogna subito approfittare dell’impreparazione in quel momento dell’avversario. Bisogna buttarsi tutti approfittando degli spazi liberi e poi è anche per far spaventare l’avversario che si sente immediatamente aggredito. Lo faccio fare alle mie squadre dalle giovanili del Palermo e abbiamo fatto anche un pò di gol, uno ne facemmo pure con la Salernitana venti anni fa o forse più.”


SALVIO IMPARATO

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L’auto di Zeman rigorosamente targata 4-3-3

È stato il giorno del ritorno di Zeman a Pescara. È spuntato un curioso particolare all’Hotel Ekk. L’auto di Zeman targata 4-3-3

Ormai è storia nota a tutta l’Italia calcistica, il legame di Zeman con il suo modulo insostituibile. Ovviamente stiamo parlando del mitico 4-3-3, modulo mai tradito e mai rinnegato. Oggi al termine della presentazione all’Ekk Hotel di Pescara, un curioso particolare è stato notato e condiviso dai giornalisti presenti. L’auto di Zeman, la nuova volkswagen id 3 rigorosamente targata 4-3-3. Il post con foto è apparso sulla famosa pagina dedicata al Maestro Boemo, GruppoZeman.com.

SALVIO IMPARATO


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Zeman Ter, domani il Boemo a Pescara per la firma e l’allenamento

Zeman-ter terza volta

L’attesa è finita, Zeman Ter a Pescara è questione di ore. Il Maestro Boemo è atteso domani in mattinata per i dettagli.

Manca una manciata di ore e l’attesa di molti tifosi e amanti del Boemo, che avevano perso le speranze di rivederlo in panchina, finirà. Zeman Ter è in dirittura di arrivo, Sdengo è atteso domani mattina a Pescara per la firma con la società. Alle 15 è anche previsto il suo primo allenamento, dopo il quale dovrebbe esserci la presentazione, ma è ancora tutto da confermare. Le conferme sono arrivate poco fa in un diretta telefonica con Sebastiani a Rete8, ecco di seguito alcune sue parole.

“Zeman non ha certo bisogno di presentazioni, non ho nessun problema con lui, accetto la scelta di Delli Carri. Per me questa squadra è forte e mi sarebbe andato bene chiunque avrebbe ridato linfa a questo gruppo che non è mai stato davvero dominato sul campo da nessuno”

SALVIO IMPARATO

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Rete8: “Avanza Zeman per il dopo Colombo a Pescara” (VIDEO)

Secondo Massimo Profeta, di Rete8 Sport, Zeman sarebbe in pole per ritornare sulla panchina del Pescara. I dettagli nel video di Rete8.

A Pescara, racconta Rete8, avanza Zeman. Secondo le indiscrezioni raccolte da Massimo Profeta, il Boemo avrebbe addirittura incontrato il Ds Delle Carri per dare con entusiasmo la sua disponibilità a tornare sulla panchina del Delfino. Ad oggi ancora nessuna smentita, quindi il popolo zemaniano può sognare il ritorno nella piazza del miracolo del 2011-2012. Questa volta subentrerebbe in Lega Pro, dove l’anno scorso sfiorò un altro miracolo con il Foggia, dove militava l’attuale ala biancazzurra Davide Merola, che il Boemo definì il nuovo Baiano.

Come spiega Rete8 Sport, per l’attuale tecnico Colombo sarà decisiva la prossima trasferta. Sabato 25 febbraio infatti, il Pescara sarà ospite dell’Audace Cerignola. A quanto pare non basterà un pareggio a Colombo per salvare la panchina.

Salvio Imparato

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GDS ZEMAN: “SINISA PORTO CON ME IL TUO ULTIMO BACIO”

Sulla GDS Zeman scrive una lettera all’amico Sinisa Mihajlovic. Per noi un’emozione particolare per la foto scattata dal nostro Salvio Imparato e il titolo della lettera del Boemo

“Mister posso portarlo a Trigoria? Vorrebbe vedere un allenamento e farti qualche domanda…”. Organizzò la visita il nostro amico comune, Andrea Di Caro. Continuava a dirmi che ci saremmo piaciuti e avrei scoperto un ragazzo speciale. Fu lui il “cupido” della nostra amicizia. All’epoca allenavo la Roma, era il 2012, Sinisa Mihajlovic si presentò vestito elegantissimo, con una ventiquattrore. Ci sedemmo all’aperto e cominciò a farmi mille domande sul mio 4-3-3, su come allenavo l’attacco, la difesa, la preparazione atletica. Era curioso, prendeva appunti, immagazzinava tutto. 

https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/18-12-2022/mihajlovic-ricordo-zeman-4501584889002_amp.shtml

Ma non mi stava interrogando un giovane ex calciatore con velleità da tecnico, no, Sinisa era già un mio collega e allenava la Nazionale della Serbia. Capii subito che dietro quel sorriso allegro, la battuta pronta nel duetto con Totti che venne a salutarlo, si nascondeva un uomo ambizioso ma umile, appassionato del suo lavoro e con la voglia di lavorare e crescere. Mi piacque subito. Proseguimmo la chiacchierata a tavola.

Uno dei tanti pranzi e cene che da quel giorno il nostro terzetto di amici, ma sarebbe meglio dire il nostro tridente si è goduto insieme, tra battute, racconti, aneddoti e sorrisi. Del Sinisa calciatore è inutile parlare. Fu grandissimo: un piede sinistro spettacolare, grande intelligenza calcistica, grinta, mentalità vincente e personalità enormi e una capacità di tirare le punizioni che lo rendeva unico.

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REDAZIONE

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L’ultimo bacio del serbo a Zeman. Addio a Mihajlovic (VIDEO)

L’ultima apparizione di Sinisa Mihajlovic è stata alla presentazione dell’autobiografia di Zeman “La Bellezza Non Ha Prezzo” a cura di Andrea Di Caro. L’allenatore serbo si era presentato a sorpresa alle spalle del boemo che non ha saputo nascondere la sua emozione.

Roma 1 dicembre 2022, Zdenek Zeman si accinge a parlare della sua biografia, incalzato da Andrea Di Caro, quando alle sue spalle a sorpresa appare un magrissimo Sinisa Mihajlovic. Non è voluto mancare, nonostante le sue condizioni di salute, alla prima uscita del suo amico e stimato allenatore boemo in promozione del suo ultimo libro. Queste le parole più significative di Sinisa Mihajlovic alla libreria Libraccio di Roma:

“Non ha vinto trofei sul campo ma in realtà ha vinto molto più di quelli che hanno vinto. Ha valorizzato tanti giocatori, facendo divertire i tifosi e portando qualcosa di nuovo in Italia. Prima del suo arrivo in Serie A si giocava per non perdere, dopo le cose sono cambiate. Ha lasciato un segno”

La foto dell’ultimo bacio di Mihajlovic a Zeman di Salvio Imparato (gruppozeman e zemaniano.com)

Eri venuto da solo, con le sue gambe a fare una sorpresa al Boemo e ad omaggiarlo con la tua presenza. Molto provato dalla malattia, ma sembrava una fase obbligata delle cure, che tutto sarebbe tornato a posto presto ed ero felice di essere riuscito ad immortalare questa bellissima immagine ed ascoltare le tue parole… Addio Sinisa così come mi hai emozionato così mi addolora questa bruttissima notizia. Riposa in pace 🙏🏼💔

SALVIO IMPARATO

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AJAX-NAPOLI 1-6, LA CHIAVE DEL NAPOLI È IL DRIBBLING

Durante la telecronaca di Ajax-Napoli, finita 1-6, Caressa ha storicizzato l’atteggiamento tattico dell’Ajax, votato alla marcatura a uomo – da parte degli olandesi – di ciascun giocatore del Napoli.

Caressa ha ricordato, raccontando Ajax-Napoli che questo modo di comportarsi senza palla ha contagiato tutti. E che la sua primogenitura, secondo il telecronista romano, andrebbe ascritta al Gasp e alla sua Atalanta.

A prescindere dall’esegesi sul calcio uomo su uomo, c’interessa capire il perché il Napoli stia avendo tanto successo all’interno di questa omologazione.

Alla progressiva diffusione della moda di attaccare, in fase di non possesso, la figura degli avversari piuttosto che coprire le linee di passaggio, il Napoli ha risposto dapprima toccando il punto più basso della sua storia recente per poi concedersi spazio di rincorsa risalendo la china e riaccendendo l’entusiasmo della sua gente.

AJAX-NAPOLI E LA MAGLIA ROSA

Ajax – Napoli è una tappa che consegna ai partenopei la maglia rosa, sebbene il percorso di gara sia iniziato già un anno orsono.


ANGUISSA, ZIELINSKI E LOBOTKA E IL DRIBBLING

Anguissa, Zielinski, e Lobotka, ad oggi, rappresentano il migliore trio di centrocampo per capacità di evadere palla al piede il pressing avversario. L’unica vera soluzione alla marcatura ad uomo: il dribbling.

E i suddetti di dribbling ne hanno da vendere… insieme ai compagni Kvara, Politano, Lozano, Ndombele ed Elmas. Il Napoli dribbla: banalità che come il nero però non muore mai e si abbina con tutto.

Vale, tuttavia, anche dove tale gesto tecnico viene portato.

Anguissa e Lobotka lo portano come fossero veri Cordobes: in modo non ortodosso aspettano il toro fin dentro il proprio bacino e poi lo aggirano.

I due perdessero più agilmente la maniglia della sfera esporrebbero la squadra a severi rischi difensivi. Ma i due, non solo non la perdono mai, bensì sfuggono persino al toro aprendo praterie che altre squadre non possono permettersi.

Così i trequarti azzurri, raramente, subiscono il supplizio del raddoppio di marcatura.

Perciò, Anguissa e Lobotka sono la ragione in virtù della quale questa squadra sotto la guida di Ancelotti e Gattuso forte benché poco convincente sia diventata, già dall’anno scorso, un team solido.

Solidità smarritasi, una stagione fa, in Primavera a causa della cagionevole salute di cui sia Lobotka che Anguissa sono stati vittima. Il regista slovacco ha perduto 15 partite di campionato; il camerunense 13.

Il successo partenopeo, dunque, dipenderà – strettamente – dalla lontananza di entrambi i centrocampisti succitati dall’infermeria e dalla contestuale bravura di Spalletti nel farli riposare quando possibile.

Ambedue rappresentano il differenziale di un Napoli che al cuore del problema calcio ha piazzato due arterie che fluidificano in modo naturale pallone, defibrillando ogni patema difensivo e fibrillando ciascuna emozione offensiva.

La straordinarietà declina in incredulità allorché tra una sterzata e un cambio passo, un elastico e una ruleta, sti due mediani vincono pure gran parte dei contrasti e ciascuna palla contesa.

Vivono insomma uno stato di grazia che li rende complici del tempo: mai troppo prima né particolarmente tardi. Sono le rotaie che consentono al Napoli di correre giusto un secondo in anticipo sugli altri. Si spera così di non perdere alcun appuntamento, una volta che arriverà Maggio e toccherà vincere e non sorprendere.

MASSIMO SCOTTO DI SANTOLO

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Acr Messina, può arrivare Zeman con Pavone, ma il Boemo è scottato

L’interesse dell’Acr Messina è concreto. Sciotto vuole portare il duo Zeman e Pavone sulle rive dello stretto. Ma il Boemo è ancora scottato da come è finita l’avventura con il Foggia.

All’Acr Messina il sogno e la voglia di portare Zeman e Pavone in città sembrano grandi. L’interesse è davvero concreto e già una parte della piazza sogna, tant’è che è spuntata una lettera per il tecnico di Praga. I diretti interessati hanno già ha avuto la proposta, ma pare che Zeman abbia declinato. È ancora troppo scottato per come è finita la sua avventura a Foggia e vorrebbe riflettere bene per allontanare lo scetticismo e la paura di ritrovarsi, dopo i soliti proclami, in una situazione simile a quella vissuta con Canonico.

Zeman non vuole più sbagliare e non vuole fidarsi dei facili entusiasmi che finiscono poi per dissolversi. Nelle sua storia se ne contano tanti e quindi spetta a Sciotto mostrare intenzioni serie e un programma chiaro su come vuole fare calcio per convincere il Boemo e anche Pavone. Perché una cosa è certa il duo di Zemanlandia è più unito che mai a continuare insieme, la voglia di ricreare quello che fu è aumentata, ma c’è bisogno di una società seria e carta bianca.

SALVIO IMPARATO

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Zeman-Foggia-Pescara, c’è da attendere almeno 10 giorni.

Il futuro di Zemanlandia passa per l’asse Zeman-Foggia-Pescara, sembra esserci una scadenza dopo la quale il Boemo sarà libero di scegliere.

A breve sapremo come finirà l’enigma Zeman-Foggia-Pescara. Se il Pescara è davvero interessato ad avere Zeman sulla panchina dovrà attendere ancora 10 giorni. Questo è il termine con il quale Zeman, se dovessero allungarsi i tempi per il passaggio di consegne alla proprietà del Foggia, può decidere di firmare con un altro club. Il boemo è in parola con Pavone e il gruppo Fortore di Salandra. Il gruppo ha formalizzato in queste ore, l’offerta a Canonico e alla Pintus. L’intenzione è di rilevare i Satanelli con alla guida lo storico duo di Zemanlandia, autore di un’ottima stagione in base all’organico messo a disposizione.

La soluzione del rebus Zeman-Foggia-Pescara, passerà per questi 10 giorni in cui il tecnico di Praga si è promesso al suo fidato Ds e ai nuovi possibili acquirenti. Non è certo che il Pescara vorrà attendere ancora e il rischio per Zeman di restare senza panchina è alto. Ma si sa, per il Muto la parola data è sacra.

SALVIO IMPARATO

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