Stevie Wonder: Mi inginocchio in preghiera per il nostro pianeta, per il nostro futuro (VIDEO)

Stevie Wonder si inginocchia sul palco per protesta, contro Donald Trump, prima di duettare con Pharrell Williams 

Tutto nasce da una protesta dei giocatori di Basket Nba, in solidarietà al collega di Nfl Colin Kaepernick, che prima di un match era rimasto seduto durante inno americano. Una protesta silenziosa contro il suo paese,colpevole di oppressione verso i neri. Da quel giorno, nessuna squadra di football  professionistico sembra voler più il quaterback, e il mondo del basket sembra aver scatenato una sorta di ribellione pacifica, che ha avvicinato professionisti di altri sport. Negli stadi risuona l’inno americano, ma loro non cantano. Se ne stanno muti e in ginocchio, con gli allenatori che, invece, rimangono in piedi per appoggiare le mani sulle loro spalle: un chiaro segno di solidarietà. Quindi dopo il basket, anche il footbal e il baseballl si ribellano a Donald Trump e alle discriminazioni razziali: “Le società caccino i giocatori che si inginocchiano, o alzano i pugni al cielo, durante l’inno nazionale, per protestare contro la violenza della polizia sulle persone di colore, perché mancano comunque rispetto alla nostrabandiera”. Queste le parole del presidente USA che hanno spinto l’artista afroamericano Stevie Wonder, ad inginocchiarsi sul palco del Global Citizen, festival al Central Park di New York. Aiutato dal figlio Kwame Morris ci ha tenuto a mostrarsi solidale con tutti gli sportivi in disappunto con Trump: “Stasera mi inginocchio per l’America. Non con un solo ginocchio, con tutti e due. Entrambe le ginocchia per una preghiera per il nostro pianeta, il nostro futuro, per i leader del nostro mondo”. 

Salvio Imparato

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Sebastiani: “A Zeman dirò che si poteva fare di più”

Il presidente del Pescara ha parlato dopo lo 0-0 a Cremona

“Pareggio importante ottenuto in maniera diversa. Sono soddisfatto. A Zeman dirò che si poteva fare di più. Se Brugman gioca bene da mezz’ala, sono contento. Gaston ha grande qualità e per me può essere impiegato ovunque. L’obiettivo ? Disputare un buon campionato. Col lavoro ci toglieremo tante soddisfazioni. Ringrazio i tifosi che c’erano ( circa 300 ) ma anche coloro che per ovvi motivi non si sono potuti muovere”.

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Per Milik possibile intervento chirurgico

Ecco il comunicato ufficiale del Napoli

Arek Milik, uscito nei minuti finali di Spal-Napoli di ieri per un infortunio al ginocchio destro, ha effettuato gli esami strumentali questa mattina alla Clinica Pineta Grande.

Per l’attaccante azzurro è emersa la possibilità di una soluzione chirurgica. Arek verrà valutato domani a Villa Stuart dal Professor Mariani

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Milik: Mi fa male

Serata di ansia per il Napoli e, in particolare, per Arkadiusz Milik. Al novantesimo minuto della sfida tra la squadra di Maurizio Sarri e la Spal, infatti, l’attaccante polacco si è accasciato a terra dopo aver appoggiato male la gamba, portando subito le mani al ginocchio destro. Il classe ’94 è uscito dal campo zoppicando e in lacrime, coprendosi il volto. In casa Napoli c’è paura per un altro lungo stop dopo la rottura del legamento crociato anteriore della gamba sinistra di quasi un anno fa.

FA MALE

Milik ha abbandonato lo stadio sulle sue gambe, ma molto dolorante, come testimoniano le sue parole ai giornalisti presenti al Paolo Mazza: “Mi sono preoccupato. Fa male, ma non è come l’altra volta”. Domani mattina si sottoporrà a una risonanza magnetica che chiarirà l’entità del suo infortunio.

IL COMUNICATO DEL NAPOLI

Ecco il comunicato ufficiale del Napoli: “Arek Milik è uscito oggi nei minuti finali di Spal-Napoli per un infortunio al ginocchio destro. All’attaccante azzurro è stata subito applicata una borsa di ghiaccio sulla parte dolorante. Domani mattina Milik si sottoporrà a risonanza magnetica per accertare l’entità dell’infortunio”.

L’INFORTUNIO UN ANNO FA

Il 10 ottobre 2016, infatti, Milik era stato operato al ginocchio sinistro dopo l’infortunio subito nella sfida tra la sua Polonia e la Danimarca. Un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per quattro mesi e che in casa Napoli tutti sperano non si ripeta: i volti dei compagni di squadra e di Sarri negli ultimi minuti contro la Spal mostravano tutta la preoccupazione dell’ambiente azzurro per questo nuovo problema.

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Zeman: Siamo rimasti nel pullman

Uno Zeman non molto soddisfatto si presenta ai microfoni di Sky. Di seguito le parole del Boemo

Purtroppo la prima mezz’ora siamo rimasti nel pullman, nel secondo tempo abbiamo fatto meglio dal centrocampo in su. Penso che la differenza di età specialmente oggi si è vista, noi siamo giovani e proviamo a giocare e certe volte molliamo un pò, come nelle scorse partite. Oggi abbiamo prodotto poco anche se penso che squadre come la Cremonese non ci sono in Serie B, una squadra esperta e si è visto. Lo 0-0 è un risultato che di solito non mi piace? Non è vero, a me non piacciono le partite dove si produce poco, e stasera non sono molto contento, se si fosse pareggiato giocando come voglio io, sarebbe stato diverso.

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Cremonese-Pescara 0-0

Dopo tre rimonte consecutive, primo pareggio per gli uomini di Zeman senza segnare e subire gol.




La partita

Prima partenza lenta del Pescara di Zeman, la Cremonese, ben messa in campo, concede poco alla manovra abruzzese che sembra non avere la solita velocità, a dire il vero gli uomini di Zeman hanno iniziato molto bassi e con entrambi i terzini bloccati. Forse, per la filosofia di Zeman, un primo tempo preoccupante, per la mentalità che chiede, ai suoi, il Boemo. Poco movimento senza palla , e le buone marcature della Cremonese, specialmente quella di Piccolo su Brugman, materializzano il peggior primo tempo e la peggior prestazione offensiva, del Pescara fin ora. La migliore in copertura e in concentrazione difensiva certo, ma in avanti si doveva e poteva fare di più. Negli spogliatoi, Zeman sembra aver dato una scossa alla squadra che ha lentamente preso coraggio, guadagnando molto campo. La Cremonese è stata schiacciata nella propria metà campo, costretta a giocare lanci lunghi verso gli attaccanti. Purtroppo, il cambio di atteggiamento non ha portato gli effetti sperati, un pò per l’esperienza della Cremonese, e un pò per scelte sbagiate negli ultimi metri e nell’ultimo passaggio, Del Sole e Baez specialmente tenendo troppo palla, hanno vanificato alcune buone occasioni per passare in vantaggio. Le note positive, oltre la porta inviolata, sono la crescita di Capone e Colibaly, e la buona prestazione di Kanouté in cabina di regia, dove anche Brugman non aveva fatto male, impegnandosi anche in fase difensiva, ma il senegalese sembra incarnare al meglio le caratteristiche del play zemaniano.

Salvio Imparato




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Tesser: Zeman è un maestro

Cremona – Il tecnico del Cremona, parlando della gara di domani contro il Pescara ha tessuto le lodi del Boemo.



“Zeman ha una mentalità molto offensiva, lui è un maestro di calcio per me. Gli faccio i complimenti per il fatto che abbia il miglior attacco, ha un’ottima squadra a disposizione che gioca bene, ariosa. Ha un gioco veloce, bello da vedere, dovremo cercare di arginarli Fermarli è impossibile, anche il Frosinone, che col Palermo è la favorita a salire, ha fatto fatica a contenere, non dovremo essere rinunciatari, qualche accorgimento sicuramente andrà preso ma andrà fatto bene”.

Salvio Imparato

 




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Zeman: “Più facile correggere due errori che tutta la partita”

PESCARA – Dopo tre rimonte subite, e altrettanti pareggi, Zeman ha parlato e fatto capire, che lavorare su due disattenzioni è sicuramente più agevole rispetto ad una partita sbagliata. Il Boemo sempre illuminante, di seguito le sue parole.



La gara con la Cremonese

“La Cremonese è una buona squadra con giocatori esperti, provenienti dalla serie C. Giocano un calcio semplice ed equilibrato. Martedì abbiamo fatto una gara sufficiente, ma la squadra ha fatto due valutazioni sbagliate sui gol dell’Entella, più facile quindi correggere due errori che un’intera partita sbagliata. Non abbiamo subito nulla nemmeno dopo i gol subiti, il nostro portiere non ha fatto nessuna parata. I singoli devono acquisire la concentrazione giusta per giocare ogni palla con lo stesso impegno. Non ho bisogno di fare cambi, tranne chi è fuori per motivi fisici.”

Su Brugman

“Brugman per voi è stato il migliore da regista, ma lo è stato anche da mezzala. Giocherà, vedremo dove. Lui ha giocato 115 palloni, ma 100 erano inutili, almeno in quella posizione. Gli chiedo più verticalizzazione e di cercare gli attaccanti. Bisogna rischiare il passaggio, se giochi con i difensori o i terzini serve a poco. Se gioca diversamente può fare il regista. Se noi siamo attivi in avanti, mi sta anche bene subire un contropiede, se siamo passivi invece no. Quando gli avversari hanno palla e ci saltano non dobbiamo mai fermarci ma continuare la fase difensiva”.

Su Zampano e gli attaccanti

“Zampano ha un problemino al piede, Crescenzi sembrava più pronto. Zampano è il giocatore più preparato per il mio calcio, ma anche il più imprevedibile. Ogni tanto perde la ragione, ma ha qualità importanti. Pettinari invece può avere un calo, non si possono fare triplette ogni partita. Poi però dipende anche da come giocano i compagni e da come lo cercano. Del Sole a volte vuole strafare, non cerca le cose semplici, ma ha grandi qualità tecniche e deve imparare a giocare con la squadra”.

Salvio Imparato



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Zeman: Ho perso il sonno, i ragazzi mi hanno fatto innervosire.

L’allenatore del Pescara, approfitta del giorno di riposo per rilassarsi con il suo hobby preferito, il golf. Ospite del Golf Club di Miglianico (Chieti) ha parlato anche della serie A.

«Lo scudetto? Mi piacerebbe lo vincesse il Napoli. Oggi è l’unica squadra che nella serie A gioca un calcio che mi piace». Lo ha detto il tecnico del Pescara Zdenek Zeman, al Golf Club di Miglianico (Chieti) dove si è recato per partecipare al Pro/Am dell’Abruzzo Open Alps Tour di Golf, manifestazione di carattere internazionale che inizia domani, e che viene ospitata per il quarto anno consecutivo nel circolo miglianichese. Zeman, che ha giocato in una squadra a 4, di cui facevano parte il suo vice al Pescara Vincenzo Cangelosi e l’ex calciatore Simone Pepe, ha poi parlato anche del gap che si è creato tra il calcio italiano ed europeo: «Oggi c’è ancora una differenza fra il nostro calcio e quello di altri Paesi Europei, come dimostrano anche i risultati delle Coppe e della Nazionale». Per quanto riguarda il rocambolesco pareggio conseguito con l’Entella, il terzo della serie subito dal Pescara pur essendo in doppio vantaggio, Zeman ha detto sorridendo: «Stanotte ho dormito poco perché i miei ragazzi mi hanno fatto innervosire. Il problema è la giovane età della squadra che ha bisogno ancora di tempo. Subire queste rimonte non è bello, ma la squadra rispetto alle partite precedenti ha subito meno».

Fonte IlCentro

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