Intervenuto ai microfoni della Rai, Maurizio Sarri risponde alla provocazione di Allegri sull’andare ad allenare in Lega Pro se non si vuole affrontare un certo tipo di calendario. Nel video l’intervento del tecnico toscano degli azzurri nel salotto postpartita Rai, dove confessa la sua stima per Silvio Baldini (ex allenatore del Catania e ora della Carrarese, famoso anche per il calcio a Di Carlo) e di seguito le parole in conferenza stampa.
https://www.youtu.be/AeoiOg64Cws
La fuga a due continua, cosa conta nel finale?
“Credo che a Cagliari sarà una partita difficile, mancano ancora tante partite è una follia andare oltre, se guardi la classifica di 13 partite fa avrai tante sorprese, bisogna fare una partita tosta con il Lipsia e poi si pensa a Cagliari”.
Mertens era condizionato dal campo?
“Non penso, siamo stati noi a farlo giocare lontano dalla porta ma ci ha ripagato”.
Allegri ha detto che site ossessionati
“L’ossessione è un sentimento illogico, nel lungo periodo porta negatività ma nel breve può portare anche scariche positive di adrenalina”.
Avete iniziato bene da subito è stato un suo input?
Abbiamo iniziato bene e i giocatori sono entrati determinati perchè la partita di giovedi non è andata giù nemmeno a loro, abbiamo avauto un ottimo palleggio ma ci è mancato in pizzico di cattiveria”.
Come sta Milik?
“Milik lo convoco se mi da la disponibilità a scendere in campo, altrimenti sarebbe un turista. Quando il ragazzo mi dirà si essere pronto e disponibile lo convocherò, io lo vedo abbastanza bene chiaro che gli mancano le partite ma la sensazione è che ne stia uscendo meglio rispetto lo scorso anno.”
Come mai avete avuto difficoltà nel chiudere la partita?
“Non l’abbiamo chiusa perché la supremazia era tale da toglierci il senso del pericolo e siamo stati leziosi”.
Giovedì giocheranno i titolari?
“Giovedì vedremo, ad oggi siamo fuori. I cambi li fanno tutti in Europa League, è inevitabile che ogni tanto bisogna far partire altri dall’inizio, chi m fa venti ingressi da 10,20, o 5 minuti, altrimenti un giorno non li faranno più”.
SALVIO IMPARATO
