Eden Hazard è un calciatore differente. Un capolavoro assoluto di un giocatore straordinario decide il primo dei due atti in quattro giorni tra il Chelsea di Sarri e il Liverpool di Klopp. Per i Reds prima sconfitta stagionale dopo sette vittorie su sette.
Il match andato in scena ieri ad Anfield è valso ai Blues il pass per il superamento del turno in Carabao Cup, la Coppa di Lega inglese. Il capolavoro di Hazard è un gioiello di classe, tecnica ed eleganza. Il sorteggio da un lato per nulla benevolo per entrambe le squadre ci ha fornito allo stesso tempo un antipasto dei secondi 90 minuti che ci aspettano. Ovvero della portata principale. Qualche doverosa rotazione infatti, soprattutto da parte del Liverpool, non ha impedito ai ritmi di essere alti e alla partita di essere bellissima. Ma ha certamente pesato nel momento topico della gara, se si pensa nella fattispecie alla disastrosa prestazione di Alberto Moreno e al pacchetto difensivo dei Reds interamente rimaneggiato.
KLOPP LOVES SARRI
Il Liverpool è arrivato a questa prima sfida in una condizione psicofisica invidiabile. Ventuno punti raccolti nelle prime 7 partite giocate, cavalcando l’onda emotiva di una stagione dalle aspettative importanti. Klopp, nella conferenza stampa prepartita, ha speso parole molto positive nei confronti di Sarri, dichiarandosi sorpreso dalla velocità con cui l’allenatore dei Blues è riuscito a vestire la squadra con il suo abito tattico ben definito. E ha contemporaneamente sottolineato la forza e il ruolo che il Chelsea potrebbe avere in questa stagione. “E’ una squadra esperta, molti giocatori hanno vinto anche più di una volta, per cui sanno come funziona. Hanno tutte le carte in regola per rivincere ancora”. Parole al miele sono poi arrivate dal vice dello stesso Sarri, Gianfranco Zola, estasiato dai metodi di lavoro dell’allenatore ex Napoli.
I RISPETTIVI TOURNOVER
Ci sono state alcune rotazioni da ambo le parti in vista del secondo scontro di sabato, ma non così corpose come avrebbero potuto esserci in diverse circostanze. Sarri ha scelto di far riposare Kepa, David Luiz, Marcos Alonso, Jorginho, Kantè e Hazard. Ha scelto Caballero tra i pali, Azpilicueta, Christensen, Cahill ed Emerson in difesa. Fabregas, Kovacic e Barkley in mezzo al campo, e Moses, Morata e Willian davanti. Klopp invece ha rimaneggiato completamente il pacchetto arretrato, complice l’assenza precauzionale di Van Dijk. Ha schierato Clyne a destra, Lovren e Matip al centro, e ha concesso i primi minuti di riposo al rullo compressore Robertson. Lo ha sostituito il solito impacciato e inaffidabile Alberto Moreno. A centrocampo esordio assoluto per Fabinho davanti alla difesa, con Naby Keita e James Milner. In avanti Sturridge per Firmino e Shaqiri per Salah insieme a Manè.
HAZARD CIAO RIGORI
I ritmi sono stati altissimi per praticamente tutti i 90 minuti, e solo la perla di Eden Hazard ha impedito ai calci di rigore di materializzarsi. La partita è stata equilibrata ed estremamente livellata verso l’alto nonostante i cambi e i numerosi impegni ravvicinati. Le occasioni sono a tratti fioccate con regolarità e la sensazione era che si potesse arrivare al gol in qualsiasi momento, e quasi sempre con un’idea alla base. Manovra armoniosa palleggiata e veloce o verticalità estrema con ripartenze successive a gegenpressing.
Come anticipato prima però, il reparto difensivo completamente rimaneggiato da Klopp per l’occasione ha avuto qualche difficoltà. Prestazioni individuali quasi mai all’altezza come quelle di Alberto Moreno e connessioni in campo non collaudatissime per via delle novità hanno attentato alla grande compattezza dimostrata in questo inizio di stagione . E lo stesso Klopp, nel postpartita, lo ha sottolineato.
MILNER
La sensazione è che uno dei giocatori più sottovalutati degli ultimi anni, James Milner, sia un elemento tatticamente imprescindibile per questa squadra. In termini di leadership e di pressing. E sorvoliamo sul fatto che lo scorso anno abbia anche superato il record di assist in una singola edizione di Champions League. A testimonianza che siamo davanti ad un giocatore completo, intelligente come pochi e anche tecnico. La prima assoluta di Fabinho, inoltre ha lasciato intendere il motivo per il quale un giocatore comunque importante non avesse ancora giocato. I meccanismi di squadra e la capacità di dare la distanza giusta tra i reparti, per un ruolo chiave come il suo, sono certamente da limare.
Da un lato il cambio che ha influito negativamente, e cioè quello di Milner, per riposo però necessario, dall’altro quello di David Luiz, che ha permesso al Chelsea di alzare il baricentro e colpire il Liverpool. Prima un tocco di Emerson sugli sviluppi di un calcio di punizione dalle dinamiche dubbie, poi il capolavoro assoluto di Hazard. Il fuoriclasse belga ha messo in mostra in un fotogramma tutti i limiti della catena sinistra e di Alberto Moreno, già sistematicamente saltato da Moses durante la partita, e ha siglato un punto esclamativo di rara bellezza.
IL RE-MATCH IN CONTEMPORANEA CON JUVE-NAPOLI
Un dato statistico interessante è fatto registrare dai risultati del Liverpool ad Anfield. La squadra di Klopp è rimasta imbattuta lo scorso anno in Premier e in Champions. Non subisce gol in campionato da febbraio, e ha perso le uniche due partite nelle coppe nazionali. L’anno scorso in FA Cup con il WBA, ieri in Carabao Cup con il Chelsea. Sabato alle 18,30, allo Stamford Bridge il secondo atto dal peso specifico sicuramente superiore. Una partita impossibile da perdere, la cui quasi contemporaneità con Juventus-Napoli ha già gridato vendetta da parecchio.
