Dopo tre rimonte consecutive, primo pareggio per gli uomini di Zeman senza segnare e subire gol.
La partita
Prima partenza lenta del Pescara di Zeman, la Cremonese, ben messa in campo, concede poco alla manovra abruzzese che sembra non avere la solita velocità, a dire il vero gli uomini di Zeman hanno iniziato molto bassi e con entrambi i terzini bloccati. Forse, per la filosofia di Zeman, un primo tempo preoccupante, per la mentalità che chiede, ai suoi, il Boemo. Poco movimento senza palla , e le buone marcature della Cremonese, specialmente quella di Piccolo su Brugman, materializzano il peggior primo tempo e la peggior prestazione offensiva, del Pescara fin ora. La migliore in copertura e in concentrazione difensiva certo, ma in avanti si doveva e poteva fare di più. Negli spogliatoi, Zeman sembra aver dato una scossa alla squadra che ha lentamente preso coraggio, guadagnando molto campo. La Cremonese è stata schiacciata nella propria metà campo, costretta a giocare lanci lunghi verso gli attaccanti. Purtroppo, il cambio di atteggiamento non ha portato gli effetti sperati, un pò per l’esperienza della Cremonese, e un pò per scelte sbagiate negli ultimi metri e nell’ultimo passaggio, Del Sole e Baez specialmente tenendo troppo palla, hanno vanificato alcune buone occasioni per passare in vantaggio. Le note positive, oltre la porta inviolata, sono la crescita di Capone e Colibaly, e la buona prestazione di Kanouté in cabina di regia, dove anche Brugman non aveva fatto male, impegnandosi anche in fase difensiva, ma il senegalese sembra incarnare al meglio le caratteristiche del play zemaniano.
Salvio Imparato
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