Un’altra sconfitta per il Pescara del dopo Zeman, nemmeno contro un brutto Empoli i biancoazzurri sono riusciti a fare risultato. La sensazione che Epifani non fosse in grado di gestire una situazione del genere si era capito anche alla prima uscita contro il Parma, ma ora sembra sia chiaro anche ai calciatori, stizziti e senza cattiveria agonistica sembrano mandare dei segnali alla società, il rigore sbagliato da Pettinari appare eloquente. Una situazione surreale che forse ha distratto anche la capolista Empoli, che ha giocato al di sotto delle sue possibilità. Il discorso fatto giorni fa da José Mourinho, sull’eredità sportiva, calza a pennello per questo Pescara, eh si perché questa squadra è troppo abituata alla sconfitta ed è una situazione che va avanti dall’agosto 2016, infatti dopo la promozione in A la squadra di Oddo non è mai riuscita a vincere sul campo e come tutti sappiamo Zeman si è caricato queste difficoltà sulle spalle e ha migliorato una situazione mentale e organizzativa, restando ad oggi l’unico capace di portare i 3 punti al Delfino. Oggi questo dato risulta più evidente paradossalmente grazie all’esonero del Boemo, con quest’ultimo la squadra limitata qualitativamente palesava si delle difficoltà, ma scendeva in campo da squadra e con maggiore organizzazione. Un grave errore di Sebastiani aver attaccato costantemente il maestro di Praga a cui aveva prospettato altri programmi, ora il presidente non parla più, sarebbe stato meglio farlo prima e lasciar lavorare Zdenek Zeman.
SALVIO IMPARATO
