Sebastani faccia tosta: “Zeman minestra riscaldata”

Dopo gli errori seriali di Sebastiani, tra i quali quello di esonerare Zeman a due punti dai play off, il presidente parla a tuttomercatoweb come se niente fosse successo, come se dopo l’esonero il Pescara avesse vinto tutte le partite dalla cacciata del Boemo, dichiarazioni da analisi psichiatrica (ndr) dato che il Pescara naviga ad un punto dai playout. Se le bugie si raccontano prima a se stessi e c’è chi le avalla questo calcio non cambierà mai e queste parole amareggiano profondamente.

Cosa ha portato Pillon?

“Ha dato i suoi concetti e i ragazzi hanno recepito. Ora andiamo avanti su questa strada”.

Ora vi aspetta un’altra partita difficile.

“Il Palermo è secondo, il Bari quarto. Sono avversari di grande valore, stimo molto Fabio Grosso e sarà un altro banco di prova importante”.

Se guardiamo l’organico il valore non rispecchia la classifica del Pescara. Che è successo?

“Gli errori sono stati fatti l’anno scorso. Quando si chiudono certe cose non vanno riaperte”.

Si riferisce a Zeman?

“Si. Quando i rapporti si chiudono è giusto che rimangano chiusi. Le minestre scaldate non sono mai come quelle appena cucinate. Non siamo ripartiti col piede giusto. In certe situazioni ha voluto calcare un po’ la mano, si è rotto qualcosa con noi e con la squadra”.

Il caso Pigliacelli è uno degli emblemi: la situazione era sfuggita di mano a Zeman…

“Si. Ma non solo. Pigliacelli era stato ceduto, aveva le valigie pronte per andare ad Avellino e Zeman lo ha convinto a rimanere. Ma quando le cose nascono male rischiano di finire peggio”.

Perché avete scelto Pillon?

“Una scelta voluta fortemente da Repetto, lo avrebbe portato qui anche tre anni fa. Io e Leone abbiamo condiviso questa scelta, è un allenatore esperto che ha fatto molto bene ovunque sia stato. Ci serviva un po’ di tranquillità, quando è stato esonerato Zeman perché non si è presentato all’incontro che avevamo organizzato dopo Cittadella ci siamo affidati a Massimo Epifani che ringrazio per aver traghettato la squadra e farà una grande carriera”.

Per il futuro, Pillon può restare?

“Usciamo il prima possibile da questa situazione. Poi ci penseremo. Se ci troveremo bene sicuramente non cambieremo con facilità”.

Rimpianti per come è andata a Palermo?

“Se ce l’avessero detto prima della partita, avremmo firmato per il pareggio. Alla fine però, si, per come è andata avremmo meritato di vincere”.

Presidente, sorpreso dal flop di Oddo all’Udinese?

“Non sono sorpreso e non lo ero neanche quando aveva fatto cinque vittorie contro squadre importanti. Mi è piaciuta la dichiarazione del Presidente Pozzo che si è assunto le responsabilità. L’Udinese è una squadra giovane: per il suo modulo giocare senza Lasagna è complicato. Dalla prossima partita l’Udinese riprenderà a camminare”.

Oddo si sta giocando la conferma.

“Ogni società conosce le proprie ambizioni e aspettative. Se l’Udinese si aspettava di andare in Europa sarà delusa, se invece si aspettava una salvezza tranquilla no”.

SALVIO IMPARATO

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