De Laurentiis: “Sarri non mi ha mai chiamato, neanche il suo manager”

De Laurentiis in un’intervista rilasciata al Corriere Dello Sport parla di mercato, di Ancelotti e di Sarri.

“Con Ancelotti ci sentiamo tutti i giorni e non ha mai avanzato pretese. È un uomo sicuro di sé. Ha padronanza del segno del comando. Il Napoli è in continua evoluzione e Ancelotti è la risposta più intrigante che potessimo dare a noi stessi: lui s’è voluto concedere la “libido” di vivere a Napoli. Lo conosco da tempo mi ha colpito la sua serenità, come me ritiene sia vitale mettersi in discussione, misurarsi”.

“La sua arte calcistica verrà messa al servizio di questi ottimi calciatori, che vanno ritenuti grandi perché lo sono e lo hanno dimostrato. Il Napoli ha una sua identità e un suo progetto. Cinque anni fa, Benitez ha cominciato a sviluppare questo club in chiave internazionale con la sua intelligenza e la sua cultura. Con Carlo facciamo un ulteriore passo in avanti”.

“Servono due portieri, un esterno basso che sappia difendere, se vanno via Jorghinho e Hamsik anche due centorcampisti. E poi abbiamo già preso Verdi: vedrete, che da noi Simone sarà più sereno e farà grandissime cose. Il portiere non è un’ossessione nostra. Io voglio accontentare Ancelotti, innanzitutto. A me piace molto Meret, però quando vai dai Pozzo sai che i prezzi diventano illogici. Areola è bravissimo, come altri; Keylor Navas ha esperienza. Ma il Napoli non ha assolutamente fretta”.

“Per Fabian Ruiz stiamo aspettando soltanto il suo ok, che potrebbe arrivare a moment. Con Lainer siamo nel pieno della chiacchierata. Hamsik è stato a cena a casa mia con Venglos e mi hanno detto che sarei stato contattato da un club cinese. Non si è ancora fatto vivo nessuno. Per Jorginho adesso i contatti col City li tiene Giuntoli. Ma esistono possibilità più che concrete che a breve si arrivi a definizione. Intoccabili? Koulibaly è inavvicinabile e con lui anche Zielinski e Rog. A volte mi viene il sospetto che questi nostri ragazzi vengano sottovalutati”.

“Con Sarri non ci siamo più sentiti, non mi ha mai chiamato. Io dopo la partita con il Crotone l’ho salutato e poi l’ho aspettato ma né lui, né il suo manager Pellegrini si sono fatti più vivi. Chelsea? Mai ricevuto telefonate

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