Zdenek Zeman a Radio Goal, ha detto la sua opinione su Spalletti e sul calcio italiano. Nell’articolo l’intervista integrale al Maestro Boemo.
Intervista integrale di Zeman a Radio Goal
CALCIO INGLESE VS CALCIO ITALIANO
“Il campionato Inglese – ammette Zeman a Radio Goal – è sicuramente di altro livello. La mentalità in Premier è che ci sia allena meno ma con grande intensità, cosa che in Italia è veramente difficile. Qua si pensa che se il calciatore si allena tanto, si stanca. Ma se non si arriva alla soglia dello sforzo si rimane piatti. E’ vero che hanno molti soldi in più ma hanno anche qualche debito. Dove ci sono gli arabi e i russi vanno bene, ma si vince con le scelte dei giocatori. In Italia le squadre le fanno presidenti e procuratori e così è difficile proporre il proprio calcio. In Inghilterra invece gli allenatori possono anche fare anche i manager e con i soldi scegliersi i giocatori adatti alla propria idea di gioco.”
NAPOLI FUORI DALLA CHAMPIONS
“Purtroppo il Napoli è uscito dalla Champions per motivi legati lla motivazioni. Osimhen ha allungato la squadra giocando in profondita senza possesso sterile. Penso sia una squadra buona, anche se sono mancati tanto Osimhen e Koulibaly. “
ZEMAN SU SPALLETTI
Spalletti come allenatore non si discute. Le sue squadre giocano bene ma bisogna vedere se riesce ad inserirsi nell’ambiente napoletano perchè a Roma e all’Inter ha avuto qualche problema. Spalletti cerca di produrre il suo gioco con una idea ben visibile. Vuole una squadra con la sua idea di gioco chiara e rispecchi i suoi concetti di calcio. Avrei voluto dare molto al Napoli. In città c’è gente che non mangia pur di vedere la partita. Non avevo una squadra per retrocedere, quello è sicuro. Avrei voluto dare molto di più ma c’erano tanti problemi societari”.

Zeman, oltre ad essere un grande allenatore, e’ anche un gran signore.
Sul suo esonero dal Napoli nel 2000, preferisce non tornare sul vero motivo della sua uscita: l’indecente e vergognosa guerra contro di lui portata avanti dai Moggi padre e figlio, dopo che nella sua famosa intervista del ’98 aveva scoperchiato i mali del calcio italiano, soffocato dalle “farmacie e gli uffici finanziari”( peraltro esattamente come oggi).