Era il Football Leader del 2018. Zeman ritirava a Napoli un premio alla carriera e Sarri era appena stato sostituito da Ancelotti. Nemmeno a lui mancano i problemi con Insigne.
Quando si parla di Insigne a Zeman, si parla di una sua creatura. Di un talento a cui ha cui ha dato movimenti, visione di gioco, forma atletica e cultura del lavoro.
La domanda nasce spontanea a Lorenzo manca una Zemanlandia in A con il Boemo?
Di sicuro gli avrebbe fatto fare il salto di categoria più velocemente. Quello che Mazzarri e Benitez hanno rallentato, per questioni di modulo il primo e tattiche per quanto riguarda il periodo dello spagnolo. Con Rafa la crescita fu indubbia, ma i 90 metri di campo, come appuntò anche Zeman, gli offuscava la brillantezza offensiva.
Con Sarri invece, riportato al ruolo in cui esplose, ala sinistra del 4-3-3, Insigne è tornato vicino a suoi livelli. Purtroppo il rendimento non sempre costante e la staffetta con Mertens non hanno evitato a Lorenzo screzi con il pubblico del San Paolo e con Sarri. Proprio in nome di queste continue difficoltà, chi vi scrisse pose a Zeman la domanda del titolo.
Mister ad Insigne manca una stagione in A con lei?
“Non lo so, per me, non vorrei dirlo ma, è stato penalizzato dal gioco. Giocare ad un tocco per lui che ha il dribbling, fantasia e il tiro che se lo prepara è limitante secondo me”.
Questo aveva da dire per quanto riguardava il gioco di Sarri, ma di sicuro e l’ha detto più volte, non vede bene la posizione in cui Carlo Ancelotti vede Insigne. Domani Carletto sembra voler far tornare a vestire il 4-3-3 agli azzurri. Ma non basterà solo cambiare modulo ad una squadra abituata ad un certo tipo di lavoro, fatto di automatismi e schemi, che hanno ridotto negli anni il gap con la Juventus. Ancelotti da sempre più gestore, sembra restio ad accettare di guidare una squadra che non può andare oltre i propri limiti.
Salvio Imparato
