Le parole di Spalletti durante la presentazione della partnership tra Inter e Volvo
VAR
«La Var va assolutamente continuata, si sono visti dei miglioramenti. Si va verso la tecnologia e anche in questo va usata, ha dato i suoi evidenti frutti e vantaggi. Non capisco quelli che vogliono assolutamente restare indietro, hanno qualche vantaggio probabilmente perché questa è la strada giusta da seguire. Non cambieremo questo modello per due o tre anni e quindi non si può cambiare nemmeno l’allenatore per due o tre anni»
DERBY
«Il derby è una gara a sé che le persone in città lo vivono quotidianamente e te lo trasferiscono. Diverso da Roma? Questo lo dirò dopo, perché non ci sono arrivato, però sentiamo il carico della responsabilità dell’affetto dei nostri tifosi da vicino. Mi troverò di fronte a Montella che è un grande amico: l’ho fatto giocare nella partita decisiva nell’anno in cui sono diventato allenatore con l’Empoli. Grazie a una sua giocata riuscimmo a vincere e salvarci. Da lì è partita la mia carriera. Poi l’ho riavuto come calciatore in serie A».
BILANCIO
«Secondo me i punti sono tanti però potevano essere di più per cui bisogna creare la possibilità di fare una strada importantissima ai calciatori. Dobbiamo sapere dove vogliamo andare, dobbiamo ancora crescere e fare meglio sotto diversi aspetti. È ancora fresco il concetto di calcio che vorremmo trasferire alla strada. La mia Inter? Difficile dire quando lo vedremo, ma vedo tanta disponibiità da parte dei calciatori, e ogni partita mi aspetto di vedere dei miglioramenti».
ICARDI
«Per Sampaoli Icardi calato? Assolutamente no, anzi nell’ultima partita è venuto ad aiutare a centrocampo molto di più, l’ho visto legarsi più alla squadra, andare in profondità. L’ultima gara è stato perfetto, io lo voglio così. Brozovic? Non c’è nessun caso. Io li ho fatti ruotare perché ho 5 nomi importanti e voglio tenerli tutti caldi per un posto da titolare, perché quello poi è il settore dove c’è bisogno di energia».
OBIETTIVO
«Firmerei per il secondo posto? È una bella roba, ma sarebbe troppo facile firmare. Ce n’è di strada da fare».
