Alessandro Bonan, conduttore di Sky Calcio Show e Speciale Calciomercato, ha presentato a Napoli (Libreria Io Ci Sto), il suo romanzo “La Giusta Parte”.
Al termine della presentazione e dopo aver firmato varie copie del suo romanzo, che racconta ironicamente e romanticamente il dramma di due calciatori dalla diversa sorte e dal diverso temperamento, avvicino Bonan per sollecitarlo su uno dei personaggi più romantici del nostro calcio, Zdenek Zeman.
“È sempre affascinante Napoli – esclama Bonan uscendo dalla libreria – vado a scoprirla”
Ovviamente non è la prima volta che viene
“No e tornarci da sempre una certa sensazione”
La nostra testata si chiama zemaniano.com, il nome Zeman cosa le suscita?
“Zeman ha segnato un’epoca e questo di per sé un è grande merito. Rappresenta il sogno di una filosofia resa vincente”
Raro ascoltare la parola vincente, accostata a Zeman, da un giornalista italiano
“È vincente il sogno, poi per i numeri classici del calcio magari ha vinto poco. Ha avuto forse una grande squadra, la Lazio più che la Roma, dove aveva una rosa che lo obbligava a vincere qualcosa”
Bisogna considerare anche che la Lazio è stata la sua prima grande squadra dopo Foggia
“Questo è vero, forse gli imputo solo di essere passato, come i grandi giornalisti, dal curare più il suo personaggio e il proprio ego, che l’allenatore”
In che senso?
“Per esempio mi sono sempre chiesto come mai non abbia mai, nei momenti topici dei campionati, curato di più la fase difensiva e cercato qualche punto in più”
Il figlio Karel racconta che Zeman non allena molto la fase difensiva per paura che la squadra perda mentalità offensiva
“È un punto di vista molto psicanalitico – afferma Bonan incuriosito – è un aspetto interessante posto così”
Salvio Imparato
