Auguri Maestro Zeman, chi punterà su di te vincerà la crisi regalando spettacolo

Il Maestro Boemo Zdenek Zeman compie 73 anni ma resta un tecnico senza tempo e con idee che sembrano venire dal futuro. Dopo questa crisi chi farà All In su Zeman farà saltare il banco.

Tanti auguri mister, o come preferisce essere chiamato lei Maestro, buon compleanno. Purtroppo non sono un suo allievo sul campo.I suoi insegnamenti però, come tanti zemaniani, li ho vissuti da lontano, ascoltando gli gli sguardi, i silenzi e anche le poche parole piene di sensi e significati, mai prive di profonda filosofia sportiva e di vita. Qualche volta sono stato anche fortunato di incrociare il suo sguardo e avendo avuto anche l’onore di farle una domanda ricevendo anche lunghe risposte, come il 20 maggio 2012 a Genova.. Che serata fantastica. Oggi poi, che ricorre il centenario del Foggia si festeggia anche il suo compleanno e il romanticismo vuole che questa coincidenza faccia parte delle favole e non si attribuisca al semplice caso. Non saranno pochi gli anni, ma neanche tanti per chi sembra venuto dal futuro segnando più epoche del calcio italiano senza peraltro esser stato calciatore. Non ha tempo “un albero resistente alle tempeste” come recitava Giorgio Terruzzi in un editoriale a lei dedicato.

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Anzi azzardo a dire che lei resta ancora una risorsa per il calcio italiano e chi avrà il coraggio di ripartire da lei farà una mossa vincente. Dopo questa emergenza coronavirus, che ha messo in ginocchio anche i grandi club ridotti a pregare per un’imminente ripresa, che come dice lei è invocata solo per interessi economici e non per il piacere antico della disciplina sportiva, bisognerà ripartire dal basso. In primis liberandosi dal modus vivendi di un sistema che da troppo tempo da l’illusione di aiutare i club più piccoli (prestiti favorevoli, plusvalenze gonfiate, allenatori quasi gratis etc.), ma invece non fa altro che affossarli o minarne la crescita. Senza un vero e proprio progetto non può esserci crescita.

Lei con le Zemanlandia di Licata, Foggia, Lecce e Pescara è stato il primo in Italia a portare ai massimi livelli un metodo ed un certo tipo di calcio, innovandolo con idee rivoluzionarie e schemi mai visti prima. In questo tanti suoi ex giocatori hanno parlato in dirette instagram e tv, praticamente lei resta il tecnico più citato, ricordato e rispettato, Totti, Rambaudi, Baiano e Marchegiani, anche giocatori non suoi e attori come Vieri, Toni e Salvatore Esposito. Marca, il più importante quotidiano spagnolo ha inserito il suo primo Pescara tra le squadre più belle di sempre.

A proposito di Pescara proprio Sebastiani ha mandato messaggi d’amore verso il suo calcio e il suo modo di allenare, fatto di lavoro e sacrifici, chiedersi perché poi le mise i bastoni tra le ruote è lecito. Comunque ai microfoni di Massimo Profeta (Rete8) ha riassunto benissimo il concetto sul perché il calcio necessità del profilo Zeman.

Sebastiani “Sono innamorato del lavoro e del modo di giogare
del Boemo”

Il presidente parla di stili di allenatori ideali. Sarri, Gasperini in primis e poi Juric e Giampaolo i più indicati a creare un progetto, che attraverso il lavoro, più che con gli sforzi di mercato, porti le squadre ad alti livelli, prima di gioco e poi di risultati. Dicendo questo già esclude l’indiziato giovane di cui parla, per creare IL PROGETTO ci vuole carisma e visione, su questo non c’è dubbio, il migliore è sempre stato lei Zeman e di sicuro lo è ancora, lo raccontano la sua voglia e la sua passione. Per questo le auguro insieme ad una folla di zemaniani una nuova Zemanlandia da scoprire e formare, il calcio e noi ne abbiamo bisogno e sembra scritto nel destino che lei non può lasciare il calcio senza un ultimo ennesimo miracolo.

Sarà un clamoroso ritorno a Pescara? Una romantica chiamata di un presidente di A stanco del sistema e di allenatori incapaci di valorizzare i propri talenti deciso a darle carta bianca? È sempre stato bello ipotizzare e immaginare un nuovo approdo della sua flotta armata di 4-3-3. Di sicuro da qualche parte una città dimenticata del pallone, che ha voglia di emergere, sta aspettando chi ha portato vittorie dove vincere era l’ultima cosa possibile.

SALVIO IMPARATO

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Una risposta a “Auguri Maestro Zeman, chi punterà su di te vincerà la crisi regalando spettacolo”

  1. Condivido in pieno le considerazioni espresse nel bell’ articolo.
    Aspettiamo tutti il ritorno di Zeman su una panchina di serie A ( non si capisce perché la massima serie debba ospitare spesso allenatori scadenti gonfiati dai media e non il migliore allenatore della fase offensiva degli ultimi 30 anni ).
    Se succederà potremo tutti riassaporare il gusto del bel calcio e dello spettacolo, sapendo che quasi sempre ” è la prestazione che conta, il risultato è un dettaglio”…

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