Marcolin: “Zeman ha cambiato molti giocatori”

Dario Marcolin, ex Lazio e ora opinionista di DAZN, ha parlato a Radio Incontro Olympia a margine di Juventus-Lazio e dopo la sconfitta dei biancocelesti contro il Napoli di Ancelotti. Nel corso dell’intervista ha parlato delle difficoltà della Lazio attuale, di Zeman e di molto altro.

ZEMAN E AMARCORD

Zeman ha cambiato molti giocatori – racconta Marcolin – il suo contributo è stato molto importante. Boksic amava più la profondità, Gigi era più di manovra. Per Zeman il centravanti doveva venire incontro e gli esterni dovevano andare alle spalle dell’attaccante per il taglio. Con questi movimenti venivano fuori i migliori gol della Lazio di Zeman. Quando non giocava Signori era Boksic a mettersi a sinistra con Casiraghi centrale. Salas – continua Marcolin – Aveva una capacità di esecuzione e velocità incredibile. Poi quell’esultanza, si tatuò anche l’immagine del suo inchino sul polpaccio. Casiraghi? Al di là del colpo di testa, si muoveva in campo molto bene.

MERCATO LAZIO

“Se Inzaghi contro il Napoli ha deciso di non mettere subito in campo i nuovi acquisti è perché ha scelto di affidarsi alla vecchia guardia. Durmisi non conosce Callejon, è ovvio che il mister biancoceleste abbia deciso di puntare su Caceres, ma questa non va interpretata come una bocciatura. Magari contro una squadra meno forte avremmo visto Durmisi. Una partita può essere forse un indizio, cinque o sei partite magari diventano una prova. Ricordiamoci che il Napoli ha fatto 91 punti lo scorso anno e contro la Lazio erano gli stessi giocatori eccetto il portiere”.

DIFESA AD UOMO O A ZONA

“Il difetto di molti difensori è quello di guardare la palla e non l’uomo che si inserisce. Spesso si marca a zona, ma più ti avvicini alla porta e più devi marcare l’uomo. A zona devi metterti quando non hai i centimetri. Ma se hai difensori come quelli della Lazio, a quel punto la soluzione migliore è mettersi a uomo. Devi guardare le caratteristiche dei giocatori per marcare a zona”

JUVE-LAZIO

“Se sei troppo rinunciatario prima o poi il gol te lo fanno. Allo Stadium vinci facendo la partita che la Lazio ha fatto lo scorso anno, ma non deve sbagliare nulla. E poi la tradizione contro la Juve a Torino è positiva, ricordo la vittoria in Supercoppa con Conceiçao. Ora ovviamente le due squadre sono differenti, questa Juve è stratosferica ma deve ancora dimostrarlo. Inzaghi dovrà impostare una squadra su misura della Juventus ed essere veloce nelle ripartenze. Contro il Chievo ho visto una squadra molto lineare che ha vinto la partita anche grazie ai cambi. Con tutto il materiale a disposizione non credo che Allegri possa incartarsi. La sua forza è la gestione dei campioni, sa motivarli al punto giusto e quando entrano danno sempre il massimo”

CAMBIO MODULO

“Credo che in cuor suo Simone voglia rimanere con la difesa a tre. Magari con Leiva e Badelj in mediana può aprire degli scenari diversi a centrocampo facendo un 3-4-2-1, con Milinkovic-Savic e Luis Alberto dietro a Immobile. Ma sarà un esperimento che eventualmente farà quando la squadra sarà più ricettiva e non prima di affrontare Napoli o Juventus. Ora devi essere più pratico possibile. Milinkovic centravanti? Più no che sì. Lui è bravo quando guarda la porta, se fai il centravanti devi imparare a giocare spalle alla porta. E’ un’altra cosa, cambia completamente la prospettiva. Non facciamoci ingannare dalla stazza fisica del giocatore”.

SALVIO IMPARATO

 

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